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Nimeria

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Le cose di questo mondo non sono eterne per questo sono così belle

ID CARD

Nome: Nimeria Cognome:
Età: 230 anni Razza: Elfo
Peso: 58 kg Altezza: 167 cm
Capelli: Miele Occhi: Cerulei
Allineamento: Caotico Buono Sesso: Femminile
Divinità: Seraphis Tipo di Gdr: By Chat
Nome Gdr: Arisen Genere Gdr: Fantasy Classico
Gilda: Carica Gilda:
Mestiere: Carica Mestiere:
Clan: Carica Clan:
Party:


Descrizione Fisica

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Statura: 167 cm ~

Peso: 58 kg ~
Età: 230 anni ~
Occhi: Cerulei ~
Capelli: Miele~
~ Stirpe: Arquen ~
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La grazia dei gesti, l'eleganza delle movenze delinea un carattere gentile e rigido al contempo, eredità delle tradizioni elfiche. Pelle eburnea, scolpita in un viso giovane e senza tempo. Capelli del colore dell'oro, catturano la luce del sole. Gli occhi ricercano il colore del cielo terso del mattino, splendendo come due zaffiri. 

Descrizione Psicologica

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V'è orgoglio in quei occhi di zaffiro. Ma anche dolcezza, comprensione, intelligenza. Ogni gesto è dettato da un motivo. Ogni parola è pronunciata con garbo, misurata e senza fronzoli alcuni. Schietta. Di mente molto aperta, per essere un elfo, tenta sempre di non fermarsi alle apparenze.

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Affetti



Amicizie

Starnight
"Le tenebre mi avvolgevano, nel caos in cui mi ritrovai. Smarrita, sperduta, mi guidaste verso un riparo dalla pioggia battente e le creature del bosco."

Jules Liondor de Château-Clair
"Elen síla lúmenn' omentielvo."

Nemesys
"Caotica mezzelfa guidata dalla ricerca del sapere nell'arte Alchemica. Farò tesoro dei vostri suggerimenti."



Storia

Frammenti di tempo screziati di mille colori. Sussurri di un vento che sospinge una foglia che scivola lungo la superficie di un lago immobile. Causa ed effetto, luce ed ombra. Di mille sfumature sono fatte le nostre vite, esistenze che vale la pena vivere, qualsiasi strada possa mettersi innanzi a noi. Qualsiasi bivio decidiamo di percorrere. Tuttavia, ci sono strade più cupe, sconosciute, che vengono perfino dimenticate dalla nostra mente.

Vi racconterei delle terre dalla quale provengo, le foreste che mi hanno accolta negli anni della mia infanzia. Proverei a descriverli, senza riuscire davvero a coglierne l’essenza. So di avere meravigliosi ricordi nascosti nei recessi della mia mente, ma non mi appartengono più. Per quanto mi sforzi. Ci sono sogni che tormentano i miei sogni, visi che ricordo ma alla quale non riesco più a dare un nome. È come se il mio mondo mi fosse stato strappato via, lasciandomi qualcosa per poter comunque continuare a vivere. Delle conoscenze che mi permettano di muovermi fra le genti di questa sconosciuta città. Ricordo le melodiche parole che per anni ho ascoltato, la voce del mio popolo, i canti che venivano intonati. 

 

Udii un suono, un vago boato. Il mondo scomparve intorno a me. La prima cosa che realizzai fu che stava piovendo a dirotto. Avevo gli occhi chiusi e sentivo la pioggia battere sul mio viso. Sentivo l’odore della terra e delle foglie. Aprii un occhio con una certa difficoltà e vi trovai il buio della notte. Rabbrividii nei miei abiti, sentendo l’umidità penetrare la stoffa. Da quanto ero li, sdraiata? Stava piovendo a dirotto, un tamburellare sommesso e regolare in quel fitto sottobosco. Sbattei le palpebre, cercando di capire come ero giunta fino a li. Ma il vuoto aveva fatto spazio alla mia memoria. Cercai di mettermi seduta, sentendo i capelli appiccicarsi lungo il viso. La sensazione fresca era anche piacevole, ma il senso di nausea era prepotente. Rimasi seduta per qualche minuto, sentendo il cuore battermi nel petto. Ero in un bosco, o una foresta che dir si voglia. Eppure non avevo mai visto quei alberi. Non li ricordavo, così come non ricordavo molte altre cose. Mi misi in piedi, aggrappandomi ad uno dei tronchi, ritrovando un po’ di equilibrio. Mi sentivo confusa, sperduta. Iniziai a camminare senza una meta precisa, non trovando una fine in quel mare di alberi e cespugli. Quando un Alseide venne infine in mio soccorso. Starnight era il suo nome, e mi condusse presso un accampamento per potermi riposare e rifocillare.

Rimasi lì per due notti, e poi venni accompagnata in città. Da quel momento, sono iniziate le mie ricerche per poter comprendere cosa mi è accaduto.

Fu nella biblioteca che apprendo da Nemesys, una mezzelfa appartenente all’Ordine degli Alchimisti, che molte persone non ricordano il loro passato e che si sono trovati in queste terre. Non v’è traccia di ciò che era il mio passato, non vi sono tomi che riescano a risvegliare la mia memoria. Dovrò impiegare il mio presente, creando un nuovo futuro, sperando che il passato non sia per sempre così fosco. Percepisco che qualcosa di tenebroso si cela dietro quel velo che mi tiene separata dalla verità. Qualcosa che non desidero davvero conoscere, una consapevolezza che tormenterebbe la mia stessa esistenza.

Vivo, poichè Seraphis me ne ha fatto dono.

Una vita lunga è fatta per essere narrata, eppure ciò che realmente sono lo dovrò scoprire io stessa da ciò che viene e verrà.

SKILL

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Abilità



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